domenica 14 ottobre 2012

Coro degli Angeli: L'Oscuro Signore

"..non la guarderò negli occhi quando sarà il momento di ucciderla.."

"Usi dei trucchi puerili e meschini per mistificare la tua realtà."

"A volte è necessario farsi gioco delle situazioni e valutare i giusti compromessi per compiere ciò che va fatto."

"E tu? Tu chi sei? Chi sarai mai?
La tua voce non mi è nuova. Il tuo volto non è presente."

"Sono la voce dello spirito che si aggira tra i labirinti di questa oscura dimora.
Sono la luce ed il faro di ciò che vecchi e striminziti viaggiatori anelano con tanta fame.
Non ho timore di mostrarmi, la mia luce è la più splendente!
E la tua fame mi è nota ed è forte, squillante!
..alle trombe delle mie orecchie.."

"La tua luce ti oscura la vista, mio vecchio compagno. La mia fame è ben sazia, la mia richiesta è assai legittima. Di fame vive l'uomo, ma questa saggezza non mi tocca.
Io So cosa è giusto. Cosa non si deve fare.
So che la tua voce è qui pedante e come tale ha da tacere."

"Ogni luogo è la mia casa qui dentro. Non vi è sorte di cui io non sia partecipe, sebbene ciò avvenga di rado."

"E’ qui che la tua potenza è fallace!
 Non sai di cosa parli, non senti! Non tocchi! Non ami!
Non puoi esser giudice! Né Padrone!"

"Taccio adesso. Poiché è mia riserva. Non è più il momento in cui dar forma alla mia pietra."

"Si beh, spegniti!"

"Riesco quasi a scorgere il tuo volto adesso...." (va via)

"Sporco sbruffone di uno spirito! E' ora che la tua presunzione sia punita dai tuoi stessi crimini!
Riguardo te, è bene che tu compia ciò che hai da fare. Hai visto di cosa sono capaci le mie catene.. non si degnano solo di imprigionare, possono anche essere scagliate, se il caso lo consente!"

"Non riesco mai a vederti! Non so di che colore splende la tua luce!
Penso addirittura che tu non abbia una luce! Forse sei il nero, sei il colore che li prende tutti! 
Mi perdo al solo pensiero.. eppure scorgerti mi affascina immensamente, mi rigenera, in un certo senso mi nutre..!
Come sei vorace, sei avaro.. sei un avaro mentecatto, ecco cosa sei!
Presentati, dimmi il tuo nome! Abbi coraggio di mostrarmi il tuo volto, oscuro signore.."

"Ammiro, apprezzo il tuo coraggio, dato che si tratta di una dote rara e ben nascosta.. in quelli come te..
Ma non sei fatto, né ancora pronto per il mio volto.
Il tuo spirito è nobile, lo accetto.
Ma il tuo animo è codardo e il mio marrone potrebbe accecarti per lungo tempo..!
Accetta di udire la mia voce, adesso.
Urian, questo è il mio nome. O questo è il nome con cui mi chiamano tra le terre del settentrione.
E ciò è il dono di cui ti devi far premio.
Quando il tuo spirito s'armerà di giustezza, allora riuscirai a scrutare persino i miei occhi!!"

"La mia vita è povera d'ingegni, ma intensa di piaceri. 
I miei piaceri sono macigni da sostenere e nessuno rende pace a questa povera anima vuota.. la sola in cerca di un piacevole riempimento.
So che questo è il mio destino; portare il peso dell'esistenza, del resto, non è una missione semplice.
Serve un forte eroe per questo compito e io, a mio malgrado, lo sono.. è questo che mi rende vivo.
Le risposte alle domande che cerco sono già scritte. Ma leggerle mi appesantisce il cuore.." 


sabato 6 ottobre 2012

Epistolario Sacro: Uroboro

C'è un qualcosa che mi tormenta l'anima.
Non so cos'è. Né riesco a vederlo.
Eppure mi strugge il cuore. Il petto. Il tronco.
E tutti gli arti annessi.
Prende possesso della vita mia e implode in me ogni speranza.
Ed ogni volontà.

Devo assecondarlo. Devo dargli ascolto. Devo udire la sua voce.
Devo udirne il lamento e il profondo strazio.
Così che Egli allenti lievemente le sue maestose catene..