sabato 17 gennaio 2015

Delirio #6 - Tragos

Così attratti dalla tragedia da esser disposti a ricamarsela.
Così invasi dalla tragedia da essere i soli a raccontarsela.
Da sempre affaccendati a legare situazioni al confine
pur di perdersi in un trancio di virtù azzerate,
di gemiti e di dolore.
Ombre celesti
su di un gelido racconto, che per poter vibrare almeno un po',
si concede il vezzo dell'onda.
Così esile, così impura,
impetuosa.
Così fragile, così insicura,
finalmente decadente.
Ecco che l'animo della tragedia qui mai si placa.
È il piacere della morte simulata.
È l'iniquo, solito, movimento,
verso un'ignota fine mai concessa,
verso l'unica grazia mai intercessa,
quella danza verso il sole
che di musica e parole è da sempre sottomessa.

Medicina
OPSALINEDIOCAEINOILO
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