martedì 22 gennaio 2013

La Scatola

Un altro pezzo di cuore andato perduto
lungo il mio Peregrinare.

Che c'è nella scatola?
..molto dolore.

Ciao bambina.

sabato 19 gennaio 2013

Nero

Il colore delle tenebre.
Le tenebre affogano di colore.
Assorbono dentro ogni riflessione.
La proiettano dove la luce non ha mai preso posto.

Soffocano.
Occludono ogni via respiratoria.
Consumano.
Bruciano dentro ogni restante forma di vita.

L'acqua si muove, rinuncia al proprio corpo
straripa i propri argini.
Investe e annega sul proprio cammino.
Reprime la libertà del proprio respiro.

Claustrofobia.
Non c'è aria, non c'è respiro.
Solitudine.
C'è troppa aria, affanna il mio respiro.

Cosa resta dentro?
Impiastri, inchiostro, indigesti.
E la fanghiglia ti ha già preso l'anima
e non ha intenzione di restituirtela.

Dormi.
Non dormi.
Ti svegli.
Non ti svegli.

Sempre.
Mai.





lunedì 14 gennaio 2013

Mater Dei: Il Posto delle Fragole

Questo è il simbolo della mia vita: una panchina vuota e un albero spoglio.

Non curanti dell'inerte ruolo di cui sono rivestiti, passano le loro giornate volgendo lo sguardo verso l'infinito, verso una ricerca che mai avrà fine, perché mai sazia di esperienze.
Qui, sommersi nel verde tramontare del sole, anelano l'infinito, pur consapevoli di non essere nati per raggiungerlo. Consapevoli che non gli è neppure concesso di tentare il minimo movimento.
E restano, dunque, immobili e resistono ad ogni intemperia che la natura gli muova contro, in attesa che qualcuno si sieda e colga l'attimo o che magari doni dell'acqua per dare nuova linfa alle foglie stremate.
In attesa che qualcuno, dopo tante attese, entri in totale empatia con ciò che è per loro il senso dell'esistenza.
Restano qui immobili, per anni, per decenni, per secoli. Nell'estenuante attesa che arrivi la persona giusta a farlo.
Ed è una vita di attese interminabili e di picchi intensi molto brevi.

E quando, allora, il momento giunge trionfante, godono appieno di ogni piccolo attimo che lo rappresenta, così che ogni foglia riassapori la propria linfa a tal punto da perdersi inesorabilmente in essa; così che ogni seduta rappresenti un attimo d'indescrivibile intensità e che renda il senso eterno ed immutabile delle cose, a tal punto da perder il minimo senno con la realtà che li circonda.

E' questo il magico potere di un luogo che ha più la parvenza di un entità viva. Di un entità vera.
E' un luogo che parla, accoglie e ascolta.
E' un luogo che sa Amare.

E' il luogo che racchiude in sé la madre universale, l'amore vero e puro, privo d'ogni male, privo d'ogni forma d'egoismo o amor proprio.
E' l'amore che giunge all'abbandono e al sacrificio estremo per l'altro.
L'amore reale in ogni forma di esistenza, che sa amare la decadenza, la sconfitta e la meschinità altrui.
Riconosce la depravazione, la vigliaccheria e l'umiliazione e che fa di queste una motivazione per esserci e continuare ad amare l'altro.

E la panchina e l'albero lo sanno.
Hanno inteso tutto ciò. Conoscono il gran tesoro.
Hanno provato la Sacra Medicina che nella roccia si nasconde.
E di questa con gelosia e cupidigia nascondono il segreto.

Io mi sento eletto a goder di questo luogo e di poterne fare largo uso con grande voluttà.
Ho carpito l'essenza regale che qui vi aleggia ben mascherata.
E di questa non ho più potuto fare a meno.

La mia vita è dunque in questo simbolo.
Il suo manifestarsi rende un Senso alla mia esistenza.
E di questo allora ho deciso di nutrirmi e di alimentare le mie risorse.
Questo simbolo è spesso lontano e lo ricerco nel mio viaggio di conoscenza nell'estendersi dell'universo.
Ma soltanto qui lo trovo e lo sento palpitare con forza tra le mie costole.

E allora mi siedo un attimo, mi lascio mordere dalle formiche e contemplo l'ingiallire dell'autunno che strappa ai rami l'ultima speranza. Poiché è la stessa speranza che scorre in me in quell'istante.




martedì 8 gennaio 2013

Come tutte le stelle cadenti...

Ci sono stelle del mattino che passata la loro ora spengono la loro brillantezza.
Scompaiono alla vista e si celano dietro l'invisibile.
Quando accade, lasciano la loro scia ancora accesa e tutto il calore da esse emanato continua a propagarsi nell'aria.
E' un calore che dapprima irradia, subito dopo riscalda e, quando l'ora è giunta, brucia, come le fiamme dell'inferno.

Diversa da tutte le altre, la stella del mattino invia i propri raggi per illuminare la notte.
Illumina la notte buia e cupa dell'animo dell'uomo. Dona ad essa la giovinezza, la luce ed il risveglio interiore.
Ma come ogni stella, anche la stella del mattino, ad un certo punto fa il suo corso, lascia spazio all'oscurità e al tempo in cui tutte le cose si catapultano e crollano giù.

Crollano le certezze, crollano i muri e senti le ossa che si frantumano.
Senti che tutto il lavoro fatto sui campi dai contadini va perso, perchè il sole non brilla più e non irradia le loro terre.
Il mondo si cela di un'oscurità, che lascia spazio solo a vecchi dogmi.
E di quei dogmi fai morale e vana speranza.

Quando si spegne la stella del mattino, tutte le verità per cui hai lottato si offuscano ed inceneriscono senza tregua.
Alcune scompaiono all'istante, come un teatrino che rimane solo, triste e vuoto dopo ogni spettacolo.
Altre proseguono nel tempo e dissacrano via via tutte le esperienze che con tanta fatica ci si è portati dietro.
Ed è la cenere che tieni in mano che più di tutte le altre cose, ti rinfaccia quel beffardo destino che insegue la tua vita e che, ogni qualvolta ti accendi come portatore di luce, ti ricorda di come in realtà tutte le cose siano più effimere di quanto sembrino.

Ci sono stelle de mattino che fanno il loro corso. E come tutte le stelle cadenti annunciano il momento in cui bisogna andare a dormire. Niente desideri.


"To love is to lose and to lose is to Die"

martedì 1 gennaio 2013

Lapis Philosophorum - L'Elisir di Lunga Vita

Sogna. Sogna davvero tanto.
E poi immagina.
Ma nelle tue immagini davvero credici.
Seguile. Guarda dove ti portano.
Ma oltre che guardarle, sentile.
Sentile scorrere dentro..
Forti, intense, tanto intense da consumarti.
Come se sentissi della forte corrente scorrere in te.
Il cuore vive con la corrente.
Esso consuma la passione elettrica
che il ballar delle foglie al vento alimenta in noi.
L'ossigeno ascolta la sua fame
inondando di sangue le sue stanze
come fosse un fiume in piena in quegli istanti.
E sono gli istanti che irradiano e riempiono l'anima tua,
che la fanno sentire così chiara ed estesa al povero corpo,
da costringerlo a farla uscire
e lasciar che essa si congiunga con tutto ciò che lo circonda.
E' questo ciò che tu cerchi.
E' questo ciò per cui ogni giorno spendi le tue giornate.
La speranza che una passione forte e pregnante per le cose ti travolga senza scampo.
E' il sogno che da il senso a ciò che viviamo.
Ed è da questo che tutti i giorni ci proteggiamo.
Perciò sogna. Muoviti, prova e vivi ciò che senti senza timore o riserva alcuna.
E' questa la Rossa Tintura che da ardore ai nostri sensi.