Un vecchio saggio che getta l'ancora per un giovane marinaio innamorato.
Un sapiente che occulta il sentiero ad un'anima persa nella gentilezza dei sapori e delle belle sensazioni.
C'è tanto vetro nel mio essere.
L'oscillare, troppo m'affatica.
E in questa giungla ad ogni ramo cerco d'aggrapparmi, per vederlo poi seccare e decomporsi.
E se allora mi rassegno e mi lascio andare all'ebbrezza dei piaceri e dei sentimenti, mi abbandono e mi perdo in lande senza luce ne sentieri.
Divengo schiavo. Schiavo delle abitudini. O Schiavo dei pensieri.
Una vita senza schiavitù non è vita che si rispetti.
Una vita senza dipendenze non da credito alla tossicodipendenza dall'esistenza.
Una vita senza dio comporta l'esser divenuto tale.
"L'uomo erra finché aspira."
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