venerdì 20 gennaio 2012

In principio era il Verbo

Lubbert Das è una figura comica assai particolare della letteratura medievale olandese.
In tal contesto egli impersona il "folle" o colui che genera risa e situazioni imbarazzanti a causa della sua totale incapacità di intendere e di volere.
Lubbert Das è anche tradotto come "sempliciotto", stupido, credulone.
Lubbert Das è anche un riferimento molto importante ad un'opera capolavoro come "L'estrazione della pietra della follia" di Jeroen Anthoniszoon Van Aken, in arte Hieronymus Bosch.
Bosch è stato da sempre per me modello di vita e ispirazione.
Posai l'occhio sui suoi dipinti per la prima volta alla tenera età di 14 anni. Fu, a partire da quel momento, amore a prima vista.
Ciò che colpì le mie allora acerbe capacità di giudizio fu sicuramente la sua sublime visione critica, pungente e al tempo stesso onirica e depravante, di un universo infernale e paradisiaco atto a descrivere il mondo reale che egli sperimentava in quel tempo. Riuscivo a trovare incredibili similitudini tra le sue mostruose e surreali creature e ciò che allora mi provocava un gran disgusto e terrore come la realtà che ero costretto a vivere ogni giorno.
Nulla di così mostruoso in fin dei conti, soltanto la nuda e cruda realtà di situazioni spiacevoli e talvolta frustranti che siamo un po tutti costretti a vivere durante i nostri giorni.
Il punto è che ero giovane e molto inesperto, inasprito da una critica pungente e talvolta fuorviante, forgiata da un grande senso dell'onore (nel qual caso si possa definire tale) e del Sacro che in fin dei conti hanno sempre accompagnato la mia vita fino ai giorni attuali.
Bosch fu insomma una specie di luce in tanta oscurità, come un faro possa guidare una nave fino a riva in una zona di buio totale.
Lubbert Das è per me quindi un caro omaggio a colui che considero sostanzialmente uno dei pochi Padri che mi hanno sorretto durante l'adolescenza e la mia vita attuale. Il senso di Sacralità nei suoi confronti non si è spento fino ad oggi. Considero lui e la sua opera come un qualcosa di eccelso e immutabile, per l'ispirazione e l'illuminazione concessami durante tutti questi anni.
Lubbert Das rappresenta inoltre la figura del folle come già detto, e chi meglio può simboleggiare ciò che voglio improntare su questo blog, se non la figura di un pazzo buffone la cui unica peculiarità sia quella di saper ben naufragare tra le lande del proprio -disconnesso- pensiero??
..e crearne un mondo proprio perfettamente funzionante aggiungerei!

La finalità di questo blog, sempre se di finalità si può parlare, è proprio questa: flussi di coscienza; flussi sensati per mondi inconsistenti o totalmente fuorvianti, dettati da leggi proprie e ferree, talvolta in contrasto, talvolta in forte ricerca di correlazione con ciò che li circonda.
Trascriverò letture di psicologia, riflessioni spontanee, postulati filosofici, stronzate del momento, scritture apocrife o per riassumerla in una doppietta di termini esplicativi: "Seghe mentali".
Astenersi perditempo. Ma per la sola e comprensibile motivazione che si annoierebbero loro per primi nel perdersi tra i lunghi fiumi e sentieri di una mente in continua fermentazione, essendo lor signori privi di una ricerca ben mirata e gnoseologica riguardo i concetti sopracitati.
Per il resto, giusto per cominciare con ispirazione, "comu veni si cunta".







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