domenica 4 novembre 2012

Coro degli Angeli: Il Vecchio

"Te ne stai tutto il tempo lì rantolante a fissare sempre lo stesso paesaggio da quella maledetta finestra!
Quand'è che ti deciderai ad uscire, a prendere una vera boccata d'aria, per una buona volta?"

"..Io?... Io.. non sono fatto per queste cose..."

"Vedi? Continui a prendere in giro te stesso. Dormi. Continui a dormire ad occhi aperti e neanche te ne accorgi!"

"Sono ormai vecchio. Forse è il giusto sonno che mi spetta. Forse è il giusto sonno che finalmente attendo."

"Vecchio? Ah ah! La tua vecchiaia è ingegnosa.. reduce di quanto esalino le tue paure!
Per te è tutto un gioco. Non fai altro che prendere in giro te stesso e ne trai puro godimento.
Nel lamentartene però. E' un gioco di parti. Non lo vedi?
Sei tu che ti tormenti!"

"Parti?... Quali?... Quali parti?
Io... Io sono.. No. Sono solo stanco. Devo sedermi."

"Beh dormi. Dormi vecchiaccio. Quasi mi vergogno di una cosi stretta parentela.
Sappi però, prima che ti si presenti il tuo sonnellino... te lo voglio rovinare:
sei un vecchio cialtrone! ..ecco cosa sei.
Non dovrei esser io a dirti questo. Lo sai. Potrei chiamarlo. Potrei chiamare lui. Il padrone."

"Padrone!??!... NO! Il padrone no. Sta buono giovine rampollo! Pensa alle tue fatiche. Pensa ai tuoi mestieri.
Non intaccare la mia vita già dolente di per sé! Non è tuo compito. Pensa alle tue faccende.. che a me.... a me.. a me ci bado io..."

"Tu? Badare a te stesso? Ah ah! Potrei ridere un giorno intero su quanto affermi.
E' proprio questo il tuo diletto. Il non voler mai badare a te stesso. Hai raggiunto una certa età, è innegabile. Ma hai trascorso una vita intera attendendo la vecchiaia come fosse il più grande dono della tua esistenza.. questo lo so. Mel ha detto mio padre.
E adesso? Adesso che ti vedo, adesso che il tuo grande momento è giunto.. cosa fai?
Piangi.
E se non riesci a sopportare le tue lacrime tutto il giorno, allora vai a dormire. E dormi, dormi sonni davvero profondi, ricchi di sogni e sfumature che quasi cancellano la tua realtà.
E' questo vivere?
Io non voglio più emetter giudizio. Credo sia stancante persino per una testa così attiva come la mia.
Penso che starò davvero attento ai MIEI di affari! Quelli si che sono davvero importanti. Quelli si, che sono reali.
Ti lascerò così. Nella tua pace, nella tua tanto amata e agognante quiete. Nel tuo sguazzare in questo profondo dolore..
Un dolore di un vecchio, un vecchio che di vecchiaia vuol perire.
Un vecchio che ha sempre voluto esser vecchio.. furbo! Convinto che questa scappatoia potesse alleviargli il fardello donato dal pensiero della morte.. ma stolto nel non rendersi conto che questa lunga esperienza onirica gli stesse privando ogni singolo istante fatto per vivere la realtà.
E' questo che tu vuoi?
Bene. Fa pure. Io corro a sentire l'odore dei campi e delle belle donne.
Notte vecchiaccio"

"Non riesci mai a capire, giovincello... il peso.. il peso dell'esistenza.. il peso.. quello m'appartiene.
Quello occupa le mie ore.. non riesci proprio a capire."

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