domenica 24 marzo 2013

I Colori della Passione

Il verde, non verde.
Si colora di blu.
Si spegne nel grigiore.
S'assottiglia nella tenue nebbiolina.
La luce fioca del mattino,
la luce fievole del tramonto.

E' il Mugnaio che con le sue pale
dà il via all'atto creatore.

E la stagione di mezzo,
nel suo fluire,
dona allo spettacolo quel rossore
quasi impercettibile,
ma così denso e vivo, dietro tutti gli altri colori.

Crea con ciò un misto di sfumature,
di connessure striate
dove un filo d'erba assume più colori
ed uno soltanto,
nel medesimo istante.

Tinge allora i suoi campi d'un immagine assai desolata,
pregna di solitudine e malinconia.
Li riempie di spazio.
Di senso del non essere,
che per propria definizione
è ben legato all'essere.

E' il senso del non esistere,
in un mondo in cui s'è condannati ad esistere.

Il Verde condanna i poveri campi
in questo limbo d'impercettibilità,
di disillusione,
di una continua, inesauribile tendenza
a prender atto dell'ingiusta sorte,
del loro essere incatenati.

E allora quel che resta ai lunghi prati,
ai paesaggi, agli alberi, alle boscose colline
è di estendersi oltre il sensibile,
oltre ciò che la percezione rende possibile,
alla ricerca continua ed estenuante
di ciò che, un giorno, possa finalmente
render loro il premio per cui anelano dall'alba dei tempi:
sentir scorrere i colori della passione tra le pieghe della loro vita.


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